Famiglia Rosacee
Il nome della varietà di pera “colicissarica” ha origini antiche e sembra derivare dalla parola greca “kissa”, che significa ghiandaia, e “cola”, un termine dialettale usato per indicare affettuosamente il maiale o come richiamo per le ghiandaie addomesticate. Questa interpretazione suggerisce che il nome completo possa significare “la pera che piace molto alle ghiandaie”. La varietà era probabilmente diffusa nelle aree boschive frequentate dalle ghiandaie, ma oggi è rara e conosciuta solo da poche persone. Le pere colicissariche maturavano verso la fine di agosto e venivano considerate discrete per il consumo umano, ma utili per preparare le pere secche. Solitamente venivano innestate sui perastri cresciuti spontaneamente nei seminativi arborati, poiché il loro trapianto era difficile. I frutti sono di media pezzatura di forma non completamente piriformi, dai piccioli corti e non omogenei in quanto prevalentemente non mantengono uno sviluppo verticale. Il colore della buccia è giallognola a maturazione, cosparsa da ombreggiature che somigliano ad efelidi, mentre la polpa candida, abbastanza succosa è moderatamente granulosa, leggermente e piacevolmente acidula; diventa scura quando il frutto è eccessivamente maturo.