Guardavalle colorata di Bianco

Famiglia Vitacee 

Parlando dei vitigni Guardavalle è quanto mai doveroso essere cauti sia nell’interpretazione storica che nell’analisi di tipo ampelografico.
Tanto per cominciare, i vitigni con tale denominazione avevano un’area di diffusione ampia nella fascia ionica della provincia di Reggio collocata tra Bova e Siderno, con la massima concentrazione di accessioni a Bianco e a Ferruzzano.
Infatti, nel primo caso c’erano svariate accessioni, la più diffusa delle quali potrebbe essere una diffusa nell’area tra Ferruzzano e Gerace dai grappoli colorati o presente nell’area di Stilo, Bivongi e Guardavalle, dove invece è chiamata Greca bianca.
La Colorata ha le foglie perfettamente pentalobate di un verde sbiadito con seno peziolare a lira aperta, mentre aperti sono pure i seni laterali, con la pagina inferiore delle foglie pubescente; tale tipo di Guardavalle somiglia molto alla Guardavalle d’i Passuli di Ferruzzano e alla Greca bianca di Caulonia, dove non esiste la denominazione di Guardavalle per le viti chiamate in tal modo nella Locride centromeridionale.
Il grappolo è medio di forma cilindrica, quasi spargolo, quindi dagli acini radi, ovali, ca- ratterizzati da un colore tendente all’oro antico, dal graspo tenero, con il peduncolo lungo che si sviluppa in verticale, mentre il sapore dell’uva è aspro anche a maturazione avanzata ed è disdegnata dalle vespe e dai calabroni. L’acidità totale delle sue uve, che favorisce la conservabilità del vino, è abbastanza alta, inferiore non di molto di quella del Mantonico che è altissima
L’altra varietà presente ha le foglie di un verde intenso con seno peziolare a lira aperta e con seni laterali aperti pure essi.
A Ferruzzano sono state individuate quattro varietà di Guardavalle: Guardavalle Virdella, d’i Passuli, Guardavalle nostrale o d’a cimicia (in quanto i suoi acini ricordano un po’ l’odore sgradevole dell’insetto) e Guardavalle duci.
Ora, di tutte le varietà di Guardavalle sottoposte a indagine molecolare nel Centro Sperimentale di Turi sono emerse due viti con denominazione del vitigno di cui stiamo parlando, dal profilo molecolare unico al mondo: Guardavalle di Bianco e Guardavalle Dolce di Ferruzzano.