Famiglia Vitacee
A Ferruzzano Superiore è possibile imbattersi in viti dotate di grappoli anomali, grandi. Si tratta di viti di Greco nero, diffusissimo nelle vigne a Ferruzzano e nel circondario fino alla fine degli anni Quaranta, quando iniziò l’esodo totale degli abitanti che in breve avrebbe svuotato i paesi collinari. Non tutti i grappoli sono uguali, persino su una stessa vite, difformi quindi nella generalità: alcuni piramidali, altri compositi, altri tronchi ecc., dagli acini molto fitti, subovali e ricoperti abbondantemente di pruina che li fa apparire azzurrini; tolta la pruina, passando sopra la mano, risultano nerissimi.
Strana appare la foglia, poco regolare, generalmente trilobata, con i bordi strinati, seno a lira aperta (non sempre), pubescente.
Le sue uve, assieme a quelle della Malvasia nera, davano forza e colore al vino prodotto a Ferruzzano, che come base era ricavato dai Nerelli, con una percentuale variante di uve bianche: Guardavalle, Inzolia e Malvasia.
Esisteva anche un Greco nero aromatico, coltivato nel passato perché dalle sue uve veniva ricavato un vino da dessert, mentre un altro vino nero da dessert veniva ricavato dal Mantonico nero, letteralmente scomparso dal territorio; solo recentemente sono state individuate tre sole viti.