Famiglia Rosacee
Il mandorlo dolce non è stato selezionato artificialmente, ma derivato naturalmente dal mandorlo selvatico o amaro, coltivato per scopi medicinali. I semi venivano usati nella medicina popolare per disturbi gastrointestinali, ma erano tossici se consumati in grandi quantità. Tuttavia, i ragazzi trovavano un modo per mangiarli, arrostendoli per eliminare l’amaro e la tossicità. Le mandorle amare sono usate in pasticceria, mentre i mandorli sono stati introdotti dai coloni greci nell’VIII secolo a.C. e divennero parte del paesaggio agrario. Nel Medio Oriente, la pianta fu coltivata diffusamente già nel II millennio a.C. e ritrovata nella tomba di Tutankhamon. In epoche recenti, i mandorli sono essenziali per dolci e confetti. Nella Locride ne esistono varietà interessanti, compresa una pianta presente in un giardino di Locri che, rigogliosa e autofertile, produce frutti adatti alla produzione di confetti, ma che necessità al contempo di essere potata con cura per massimizzarne la produzione.