Vernaccia di Brancaleone

Famiglia Vitacee 

Tra i vitigni individuati a Brancaleone è presente anche una Vernaccia che nel passato sarà stata una vite di una certa rilevanza per la viticoltura della zona, in quanto sul territorio è presente il cognome Guarnaccia che è riconducibile a essa.
La vite produce uve dai grappoli piccoli, non sempre dalla forma uguale, dagli acini radi, perfettamente sferici e con un puntino nero al centro, chiazzati di macchie avana; la foglia è trilobata dal seno pezoidale aperto.
Non si conosce l’uso in purezza delle sue uve e probabilmente esse venivano mescolate con le altre bianche e assieme a quelle rosse davano un cerasuolo.
Le sue uve sono appetite dalle vespe e dai calabroni, il che dimostra che l’acidità totale non è altissima, ma si aggira attorno a 6 g/L: qualora fosse stata più alta di molto, essa li avrebbe tenuti lontani dalle sue uve.
Si ricorda a tal proposito che l’acidità totale è molto importante, in quanto è preposta a preservare l’equilibrio del vino.