Prunesta nera di Prenura

Famiglia Vitacee 

La vite Prunesta di Prenura è anomala rispetto a quella classificata nella nostra regione e vinificata nell’area del Tirreno, ormai in modo poco rilevante.
Essa, tanto per cominciare, dall’analisi effettuata dal Centro Sperimentale di Turi risultò unica, quindi non uguale alla Prunesta, riconosciuta e coltivata, perché è un vitigno consentito, in alcune aree di Tirreno.
Dalla Prunesta di Prenura, se le sue uve fossero state vinificate in purezza, sarebbe venuto fuori un vino incredibilmente buono, dal colore rosso rubino, piacevolissimo da bere.
Il grappolo di media grandezza talvolta si presenta doppio e ha gli acini leggermente ovali, che a maturazione diventano neri e si coprono di pruina.
Il sapore dei suoi acini, che risultano sodi, è piacevolissimo, mentre il graspo è tenero e va sul chiaro; la foglia è in prevalenza trilobata e nello stesso tempo molto grande.
Il seno peziolare risulta a lira chiusa, con i lembi talvolta sovrapposti; mentre la pagina superiore della foglia è lucida, quella inferiore risulta aracnoidea, leggermente pubescente. L’aspetto più positivo dell’uva è costituito da una forte resistenza alle malattie, che riesce a evitare o a superare con relativa facilità.