Occhio di gatto

Famiglia Vitacee 

La denominazione “Occhio di gatto” è diffusa in diversi territori della Locride, da S. Giovanni di Gerace a Palizzi. La denominazione derivava dalla sfericità degli acini delle uve, che li faceva apparire simili agli occhi dei gatti o delle lepri, che sono perfettamente rotondi. Un vitigno “Occhio di lepre”a Ferruzzano, dava dei grappoli piccoli, moderatamente spargoli, acini sferici e bianchi, evidenziati al centro da un puntino nero.
In qualche caso, la trasparenza degli acini evidenzia il vinacciolo, per cui la somiglianza con un occhio dei sopraddetti animali aumenta.
Per quanto riguarda l’Occhio di gatto di S. Giovanni di Gerace, osservato a quota altimetrica ideale per i vigneti, era presente in diverse vigne insieme ad altre varietà.
Questo produce dei grappoli medio-piccoli, moderatamente spargoli, belli, dagli acini tendenti al verde anche a maturazione, con un puntino in mezzo, perfettamente sferici e leggermente aromatici; degni dell’avvocato Giovanni Nesci che era stato anche un buon sindaco del suo paese.