Famiglia Vitacee
Il Nerello campoto, una varietà di uva distintiva della Calabria, si distinguava per la sua qualità superiore prima dell’era dell’emigrazione di massa degli anni ’50, che colpì pesantemente l’agricoltura della regione. Questa migrazione ha portato a una drastica diminuzione della produzione agricola in tutti i settori. I vigneti furono particolarmente colpiti, poiché richiedevano molta cura e manodopera. Questo fenomeno ha portato alla scomparsa delle vigne dai paesaggi calabresi. Anche a Campo, la regione in cui spiccava il Nerello campoto, si è verificato lo stesso declino. Oggi, molti proprietari di vigneti non conoscono nemmeno questa varietà autoctona e la maggior parte delle nuove piantagioni sono di vitigni internazionali. Tuttavia, il Nerello campoto potrebbe avere una parentela con il Sangiovese, il che potrebbe spiegare la qualità del vino prodotto. Secondo gli anziani del luogo, il vino di Campo e dei dintorni era solitamente prodotto utilizzando il Nerello campoto come base, integrato con altre varietà locali.
Tale Nerello è a maturazione medio-precoce e già ai primi di settembre, nelle aree costiere della Ionica reggina, le sue uve erano pronte per essere raccolte.
Il suo grappolo è elegante, a forma piramidale, dagli acini quasi sferici, non fitti, che a maturazione diventano ricchi di pruina.