L’innovazione per lo sviluppo nella strategia del Gal Terre Locridee: gli scarti diventano risorse con il progetto MultiFUN-RESCARD

«La nostra strategia di sviluppo per il territorio punta sull’unione di tradizione e innovazione per costruire un’agricoltura moderna e all’avanguardia, rispettando l’ambiente e valorizzando la biodiversità. Investire sull’innovazione è, a nostro parere, prioritario in quanto espressione di reale crescita sociale ed economica. E questo progetto è perfettamente in linea con questa visione del territorio in cui trovano spazio modelli produttivi rigenerativi, capaci di rafforzare il tessuto imprenditoriale locale e di restituire valore alla terra» dichiara il presidente del Gal Terre Locridee, Francesco Macrì, esprimendo soddisfazione per i risultati di MultiFUN-RESCARD, l’innovativo progetto che guarda a un’agricoltura sostenibile, circolare e intelligente, finanziato dal Gal Terre Locridee (con l’intervento 16.2.1 “Sostegno a progetti pilota ed allo sviluppo di nuovi prodotti, pratiche, processi e tecnologie nel settore agroalimentare ed in quello forestale” – II Edizione).
Il progetto, che ha alla base una ricerca scientifica presentata nei giorni scorsi all’Università Mediterranea di Reggio Calabria, muove da un’idea di produttività che non impatti sull’ambiente e anzi lo migliori, con l’utilizzo di residui agricoli del cardo selvatico e dell’olivo per creare nuovi prodotti a basso impatto ambientale: pellet per energia da biomassa, pannelli fonoassorbenti, nanoparticelle naturali per stimolare la crescita delle colture, sistemi per recuperare varietà orticole autoctone. Tutto questo partendo da materiali che fino a ieri erano considerati scarti.
«Si tratta di un modello agricolo che dà valore a ciò che normalmente viene escluso dal ciclo produttivo, applicando tecnologie avanzate e riducendo gli sprechi a tutto vantaggio delle imprese. La Locride ha tutte le potenzialità per diventare un laboratorio di economia circolare e questo progetto ne è una prova concreta. Continueremo a lavorare affinché il nostro territorio sia sempre più protagonista di uno sviluppo intelligente, inclusivo e duraturo» dichiara il direttore del Gal Terre Locridee, Guido Mignolli.
Il progetto è nato dal lavoro sinergico dell’Azienda capofila, “Brizzi Valentina” – Zinurra, con sede a Benestare, il cui marchio è noto per la tutela della biodiversità, con Antico Laboratori di Siderno, impresa impegnata nel recupero delle risorse naturali, e La Collinetta di Gioiosa Ionica, esempio di multifunzionalità nel campo dell’enogastronomia a Km 0, e supportato scientificamente dal Dipartimento di Agraria dell’Università Mediterranea di Reggio Calabria, che con i suoi 70 tra docenti e ricercatori, 16 laboratori e competenze multidisciplinari, guida la sperimentazione di tecnologie innovative.
Alla presentazione della ricerca, introdotta dal direttore del Dipartimento di Agraria dell’Università “Mediterranea” di Reggio Calabria, Marco Poiana, e dal Presidente dell’Ordine dei Dottori Agronomi e dei Dottori Forestali della Provincia di Reggio Calabria, Antonino Sgrò, hanno relazionato il professore associato di Chimica Agraria, Agostino Sorgonà, responsabile scientifico del progetto, e il professore associato di Tecnologia del Legno, Andrea Proto, referente scientifico del progetto. Per il Gal Terre Locridee è intervenuto Ettore Lacopo, membro del consiglio di amministrazione. «Il Gal ritiene che lo sviluppo del territorio passi attraverso il finanziamento di progetti come questi, in cui è protagonista il mondo della ricerca al servizio delle imprese del territorio» ha detto Lacopo.

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